Corteo storico Sant'Agata

Corteo storico - Pro Loco di Sant'Agata

La naturale scenografia del borgo antico si anima al suono dei tamburi e delle trombe che annunciano il fastoso e cadenzato passaggio del corteo. Sfilano infatti per le vie del paese, in rigoroso costume medievale, sbandieratori, giullari e giocolieri, dame eleganti e nobili cavalieri tutti impegnati nella coreografica rievocazione dell’ultimo giorno di vita del Capitano Agatone che, stando ad un’antica leggenda locale, fu potente e ricco signore del castello di Sant’Agata di Puglia. La manifestazione, che si pone come momento di valorizzazione del patrimonio culturale locale, rievoca appunto una leggenda ancora viva e tuttora tramandata dalla gente del posto, che racconta del temerario Capitano Agatone e che, pur essendo un superbo e nobile condottiero non perì da eroe sul campo di battaglia, ma per mano del suo umile barbiere. 

E se la leggenda ricorda questo personaggio come il superbo, quanto crudele fondatore della Rocca di Sant’Agata, la storia, invece, gli dà il volto e il nome di Pandolfo IV, Principe di Capua e padrone nell’anno Mille, del castello. Quel che sembra certo è che il duca impose al popolo lo “Ius Primae Noctis”, riservandosi, in caso di matrimoni tra popolani, il diritto alla prima notte. Tra storia e leggenda, comunque, il mito di questo misterioso personaggio è molto vivo nella memoria del paese; un affresco posto proprio sotto la volta d’ingresso al castello, raffigura un guerriero in armatura, incrociato dalla scritta: “Agatone Duca della Rocca di Sant’Agata. È meglio morire che essere fiaccati”.

   
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