Attività funeraria. Galante: “Necessari ulteriori approfondimenti per evitare la nascita di oligopoli nella gestione”
stemma crp puglia notizie

Direttore Responsabile: Francesco Lillo
Redazione: Via Gentile, 52 - 70126 Bari - Tel 080.540.2296 - 2366
Posta Elettronica: ufficiostampa@consiglio.puglia.it - Sito Web: http://www.consiglio.puglia.it
Iscritto al Registro Pubblico della Stampa del Tribunale di Bari in data 25/02/2003


Nr.: 1847 del
Commissioni

Attività funeraria. Galante: “Necessari ulteriori approfondimenti per evitare la nascita di oligopoli nella gestione”

“Nutriamo forti dubbi sulla possibilità di collocare nel centro abitato le strutture per il commiato ai nostri defunti, soprattutto la casa funeraria, sia per problemi di natura sanitaria che di convivenza con le attività commerciali presenti e con le abitazioni private. Per questo ci siamo astenuti nel voto alla proposta di legge approvata oggi e presenteremo un emendamento al momento della discussione in aula, così come chiederemo di prevedere il divieto di stipulare convenzioni tra titolari di strutture private che gestiscono le sale del commiato e quelli delle strutture sanitarie pubbliche e private per la gestione dei servizi mortuari sanitari e dei servizi obitoriali, in modo da prevenire situazioni di monopolio o di oligopolio nelle varie fasi del mercato funerario”, lo dichiara il consigliere regionale del M5S Marco Galante a margine della commissione Sanità in cui è stata approvata la proposta di modifica della legge regionale in materia di attività funeraria.
La normativa attuale prevede che le strutture per il commiato non possano essere collocate all’interno di strutture sanitarie pubbliche o private, né di strutture socio-sanitarie o di vita collettiva, ma che si possano collocare nella zona di rispetto cimiteriale. Per questo, la progettazione di queste strutture deve essere preventivamente autorizzata dai Comuni che, per la ‘specifica destinazione d’uso’ devono verificare il rispetto dei requisiti igienico-sanitari previsti dalle norme nazionali e regionali.
"Così come passato in Commissione - continua Galante - siamo fortemente contrari al testo, che riteniamo genererà solo confusione e criticità, come abbiamo chiaramente denunciato nelle nostre osservazioni. In aula ci muoveremo per la sua modifica, anche tenendo conto della normativa nelle altre regioni italiane”. /comunicato
Top