Celebriamo il 25 aprile in ogni famiglia
Storia - Cultura

Celebriamo il 25 aprile in ogni famiglia

Il 25 aprile 2020 l'Italia celebra il 75° anniversario della Libertà, riconquistata con la Guerra di Liberazione alla fine del secondo conflitto mondiale, scatenato da Hitler con l'aberrante progetto di dominio razziale dell'Europa. Prima e dopo quella giornata si è combattuto contro il nazifascismo, ma chi ci ha preceduto sulla strada della democrazia, l'ha scelta perchè in quelle ore il CLN diffuse l'ordine d'insurrezione generale nei territori del Nord occupati. E ne ha fatto la data simbolo della rinascita della sovranità popolare, del rispetto dei diritti dei cittadini. Si riprendeva a parlare di uguaglianza, senza distinzioni di ceto sociale, di fede politica, di confessione religiosa o di origini etniche.
Da qual giorno gli italiani hanno intrapreso da protagonisti un percorso che attraverso il pronunciamento popolare del 2 giugno 1946 - a suffragio universale, uomini e finalmente anche donne - ha portato alla scelta repubblicana nel referendum istituzionale e all'elezione dell'Assemblea incaricata di scrivere la Costituzione.
Dei cinquecentocinquantasei “Padri” costituenti eletti dagli italiani, trentuno erano i pugliesi o gli eletti in Puglia. Tra loro, i democristiani Aldo Moro e Giuseppe Codacci Pisanelli, i comunisti Giuseppe Di Vittorio e Mario Assennato, il liberale Giuseppe Grassi, che poi ha firmato la Carta da guardasigilli, nel 1948.
Oggi più che mai abbiamo bisogno di ritrovare i valori di chi ci ha preceduto e di riaffermarli nella nuova prova di ricostruzione, che ci impegnerà dopo la pandemia, un conflitto non violento ma che sta costando tante vittime innocenti e perdite economiche pesanti.
Questo 25 aprile non potrà essere celebrato nelle piazze, ma va ricordato in ogni casa e da ciascuno di noi. Mi associo all'appello dell'Anpi Nazionale: la ricorrenza deve rappresentare un invito alla speranza, alla solidarietà, alla riscoperta della volontà di crescere migliori. (fel) 
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