Una nota del consigliere Mario Romano
Le notizie che vengono riportate quotidianamente dal bollettino epidemiologico della Regione Puglia ci dicono che le misure messe in campo per combattere la pandemia stanno dando i risultati sperati, al punto che si inizia a parlare della fase 2.
A tal proposito non trovo nulla di strano che a decidere le modalità dei percorsi della fase 2, una volta definite le regole di sicurezza, sia la task-force con i vertici di Confindustria, ma trovo alquanto singolare che, in quanto rappresentante politico-istituzionale, non debba prendere parte alla discussione e che le scelte debbano essere prerogativa esclusiva dei componenti della task-force, pur riponendo nei loro confronti grande fiducia.
Tuttavia, nel mentre da più parti si fa appello alla politica perché si assuma le sue responsabilità nel prendere le decisioni, vengono esclusi dal confronto i capigruppo consiliari della Regione Puglia, i Presidenti delle Province e i Sindaci dei Comuni Capoluogo, che sono i veri conoscitori delle realtà produttive territoriali.
Non so se sia una scelta voluta, non ritenendo necessaria la nostra presenza, ma, in un momento successivo, siamo noi ad essere chiamati in qualità di consiglieri regionali ad approvare i relativi provvedimenti.
La fase 2 che dovrà avere inizio dopo il 4 maggio, in attesa di conoscere le linee guida del Governo nazionale, non può non considerare il ruolo di un consigliere regionale che, invece, deve essere messo nelle condizioni di conoscere le scelte che si andranno adottare per far ripartire la nostra economia.
Chiedo, quindi, al Presidente Emiliano, e non è la prima volta che mi appello a lui, poiché è un problema politico, che se ne faccia carico, impegnandosi ad ascoltare i suoi amici rappresentanti istituzionali prima di qualsiasi decisione.
Se per la prima fase, avendo compreso la gravità della situazione prodotta dalla pandemia da Coronavirus, sono rimasto silente, nonostante abbia dato qualche suggerimento, trattandosi adesso di decisioni che riguardano la ripresa delle attività produttive, non intendo rimanere semplice spettatore, potendo dare il mio modesto contributo.
Mi auguro che il Presidente raccolga il mio invito, diversamente me ne farò una ragione, e aspetterò di conoscere i suoi reali intendimenti Martedì 21 aprile, essendo stato convocato in Commissione consiliare dal presidente Donato Pentassuglia per essere audito. /com