Ultimo lancio: l'intervento dell'assessore al bilancio, Raffale Piemontese
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Nr.: 3584 del
Sedute Consiglio

Ultimo lancio: l'intervento dell'assessore al bilancio, Raffale Piemontese

Il dibattitto in Aula sui provvedimenti finanziari

L’intervento dell’assessore al bilancio Raffaele Piemontese

Capisco che ciascuno di noi debba esercitare il proprio ruolo politico in maniera seria: su tutto si possono avere delle opinioni differenti, ma sull’affidabilità del bilancio regionale pugliese credo ci sia poco da dubitare. È chiaro che la Regione Puglia ha avuto un declassamento del rating nel 2018, ma questo perché l’Italia, la Repubblica italiana, ha avuto un declassamento del rating nel 2018. Siccome una Regione non può avere un rating superiore rispetto a quello del Paese di cui fa parte, è evidente che, a cascata, anche il rating della Regione Puglia dovesse essere rivisto sulla scorta di quello nazionale.

Questo è il documento di Moody's del 30 ottobre 2019: “Il profilo creditizio della Regione Puglia (BAA3 con outlook stabile) riflette i solidi risultati di bilancio favoriti dall’equilibrio del settore sanitario e da un livello di indebitamento modesto. Il debito della Regione Puglia è tra i più bassi del settore e diminuirà ulteriormente nel 2019-2020. I risultati correnti di bilancio della Regione Puglia sono migliorati considerevolmente negli anni recenti per effetto di una gestione oculata di controllo dei costi, specialmente nel settore sanitario. La Regione ha migliorato i processi di gestione finanziaria grazie ad una pianificazione prudenziale

Sui livelli di crescita della Regione Puglia e della Puglia, non lo dico io, lo dice l’ultimo Rapporto Svimez, Abruzzo, Puglia e Sardegna sono le regioni in controtendenza rispetto ad un quadro oggettivamente difficile.

Quando ci troviamo di fronte a giudizi inequivoci dell’Agenzia internazionale di rating Moody’s, della Svimez, dei Revisori dei conti, dei rapporti di Banca d’Italia, nella parifica della Corte dei conti, è evidente che si possono contestare una molteplicità di cose, ma tutti dovremmo essere orgogliosi di dire che questa Regione ha i conti in ordine, che questa Regione ha uno dei debiti più bassi rispetto alle altre regioni, che questa è una Regione che ha un bilancio affidabile, che ha diminuito il debito nel corso di questi anni, che ha estinto quelle pratiche di finanza creativa che andavano di moda nei primi anni del 2000: tutti dati oggettivi e inconfutabili.

Sull’equilibrio dei conti in sanità anche qui voglio richiamare quello che dice sempre una agenzia internazionale indipendente: “Le aziende sanitarie hanno migliorato la loro posizione di liquidità e abbassato il livello dei debiti commerciali grazie al rafforzamento degli accordi transattivi con i propri fornitori. La Regione Puglia ha compiuto sforzi significativi nell’abbassamento dei tempi medi di pagamento dei propri fornitori. Inoltre, nel 2017 la Regione Puglia ha realizzato un punteggio LEA (livelli essenziali di assistenza), volto a misurare la qualità del Servizio sanitario, pari a 179: 160 è il punteggio minimo da ottenere, in netto miglioramento rispetto al punteggio di 155 del 2015.

Possiamo ragionare di tutto, si poteva fare meglio, si può fare di più, potevano essere spesi meglio. Ma su determinati obiettivi, sono dati abbastanza oggettivi. Abbiamo previsto 9 milioni di euro per le spese in conto capitale effettuate dalle aziende sanitarie, abbiamo incrementato – di questo sono particolarmente orgoglioso – le possibilità di accesso di medici alle scuole di specializzazione di area sanitaria delle università pugliesi con 4 milioni di euro. Dunque, andiamo a incrementare la quota nazionale per i laureati in medicina che frequentano le scuole di specializzazione e che già operano sostanzialmente, già lavorano nei reparti, con 4 milioni di euro. Abbiamo incrementato di ulteriori 4 milioni di euro gli assegni di cura, abbiamo previsto ulteriori contributi per le imprese della pesca, abbiamo incrementato la dotazione per sostenere le famiglie dei malati oncologici, abbiamo di molto aumentato le spese su sport, impiantistica sportiva, sport e disabilità.

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