Consiglio regionale - Il dibattito sulla vertenza ex Ilva - Terzo Lancio
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Nr.: 3483 del
Sedute Consiglio

Consiglio regionale - Il dibattito sulla vertenza ex Ilva - Terzo Lancio

Una regione non può pretendere di essere più forte ed autorevole di una nazione e per questo mai chi rappresenta la Puglia avrebbe dovuto proporre di accollarsi i debiti accumulati dalle imprese dell’indotto per poi perseguire i creditori. A denunciarlo è stato Nino Marmo, capogruppo di Forza Italia che ha poi proposto all’assemblea i punti di un ordine del giorno: ripristino delle attività produttive e dello scudo penale; saldo non sono dei 60 milioni di crediti vantati dalle 150 aziende dell’indotto nei confronti di Arcelor Mittal, ma anche dei 150 milioni che le stesse vantano nei confronti della gestione commissariale; sospensione di tasse ed imposte dovute da lavoratori ed imprese dell’indotto perché la crisi ex Ilva è paragonabile ad una calamità e con gli stessi strumenti andrebbe aggredita.
“Avanzare promesse quando si è all’opposizione e molto più semplice che proporre soluzioni quando si governa”. E’ l’affermazione con cui Gianni Stesa, assessore all’ambiente ha aperto il suo intervento rivendicando all’azione del governo regionale il merito di essersi battuto per ottenere a favore di Taranto l’organizzazione dei prossimi Giochi del Mediterraneo. Ed entrando nel merito della crisi dell’ex siderurgico ha sostenuto uno scenario in cui entro i prossimi 20 anni un’industria leggera prenda gradualmente il posto degli altiforni sino alla completa chiusura del siderurgico.
Comunicato/flll
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